Il Coach, così come lo conosciamo oggi, ha origine negli Stati Uniti circa 50 anni fa, ma le sue origini possono essere ritrovate molto più indietro nel tempo. Facciamo riferimento a Socrate e il suo metodo di conversazione (Maieutica) portava i suoi discepoli alla auto consapevolezza di possedere tutte le risposte dentro se stessi e quindi di conoscere la “verità” senza cercare risposte all’esterno. In questo processo di conoscenza di se stessi diventa importante la domanda che Socrate doveva saper porre ai suoi discepoli: domande semplici ma potenti. l significato del termine Maieutica è “levatrice” ossia colei che aiuta le donne a far venire alla luce il frutto del proprio grembo. Così come la maieutica si contrapponeva alla retorica, intesa come l’arte della persuasione, il coaching si pone lo scopo di lasciar spazio alle soluzioni trovate dal Cliente, e non è un’attività di consulenza da cui ci si aspetta il giusto suggerimento della soluzione.
Le origini del Coaching si devono a Tim Gallwey, considerato il padre fondatore del Professional Coaching attuale. Intorno agli anni ’70, dalla sua esperienza di capitano della squadra di tennis di Harvard, inizia a studiare come migliorare il rendimento dei giocatori attraverso il superamento di ostacoli interiori piuttosto che come giocare meglio tecnicamente. Crea un approccio basato sul principio che atteggiamento mentale e consapevolezza sono altrettanto importanti come le abilità tecniche. Nel suo approccio Tim Gallwey dimostra che ogni atleta riesce a esprimere la sua migliore performance quando riduce al minimo le interferenze interne e sviluppa fiducia nelle sue capacità di apprendere in modo naturale dall’esperienza diretta.
Anche Sir John Whitmore viene considerato uno dei padri fondatore del coaching. Di origine anglosassone, dopo una lunga carriera nel settore delle gare automobilistiche che lo vede ottenere la vittoria del torneo European Touring Car Championship nel 1965, diviene uno dei più importanti coach ed esperti di formazione a livello mondiale specializzato in leadership, sviluppo organizzativo e sostenibilità sociale e ambientale. Ottiene il riconoscimento come numero uno del business coaching dal quotidiano The Independent e nominato, per la sua autorevolezza e il suo impegno alla diffusione del coaching nel mondo, Presidente della International Coach Federation (oggi International Coaching Federation). Crea un modello di coaching ancora in uso per accompagnare i clienti verso i propri obiettivi attraverso le proprie scelte e le proprie azioni. Questo metodo accompagna le persone a rintracciare dentro se stesse le risorse utili al raggiungimento dei propri obiettivi, fornendo le strategie e le tecniche per diventarne consapevoli, farle emergere, svilupparle al massimo e poi applicarle alle proprie attività quotidiane, in modo da ottenere gli scopi desiderati.