20 Mar Conosci almeno 10 benefici del coaching?
Chi conosce bene il coaching e ne ha testato i numerosi benefici, sia in veste di coach che di coachee, sa che il processo di trasformazione personale che si attiva con questa pratica non finisce nell’ambito della vita del singolo individuo.
Così come un sasso, cadendo in acqua, crea cerchi che si espandono sulla superficie piatta di un lago, così il benessere di un individuo genera spesso un effetto a catena: come onde concentriche, l’opera del singolo nelle organizzazioni in cui agisce ha impatti in piccoli gruppi, in famiglia e/o in azienda. Molti case study, per esempio, hanno dimostrato l’impatto dei leader sul clima delle organizzazioni in cui operano, a seguito di un percorso di coaching.
Restando in ascolto di me stessa, ascoltando e leggendo le storie di altri coach e coachee, ho individuato una prima lista di 10 benefici che un percorso di coaching apporta al singolo individuo.
- Chiarezza. Per quanto banale, si può osservare spesso che gli obiettivi proposti dal coachee non siano chiari e questo può essere, di fatto, il primo ostacolo alla realizzazione degli stessi. Il coach è un grande alleato nel definire con chiarezza gli obiettivi, rendendo in tal modo, più agevole la strada per realizzarli, grazie a una base consistente da cui partire.
- Consapevolezza. Così come cliccando su un interruttore si accende la luce in un ambiente buio, durante il percorso il coachee acquisisce maggiore consapevolezza dei propri comportamenti personali, professionali e relazionali.
- Allineamento. Nel perseguire un obiettivo per noi importante, può succedere di perdere la bussola e di sentire che qualcosa non sta funzionando a livello interiore. Il coaching può essere un valido strumento per focalizzare la relazione tra valori, decisioni e comportamenti e allineare queste tre dimensioni tra loro.
- Resilienza. Il coaching aiuta le persone ad attingere alla propria resilienza anche quando non è possibile cambiare le condizioni esterne. Il coach opera concentrandosi sul cliente, non sul problema. Quando il coachee sposta il focus su se stesso, è in grado di vedere molte più possibilità e sviluppare la propria resilienza interna, adattandosi alla realtà in modo costruttivo.
- Nuove prospettive. Con il supporto del coach, il coachee può osservare lo stesso evento della sua vita da una nuova prospettiva, superando i limiti di un mindset statico. Per sopravvivere e crescere, una mentalità adattiva, in grado di rispondere con flessibilità e creatività, può essere una carta vincente. Il coaching aiuta a individuare le proprie convinzioni limitanti applicando un mindset aperto, reattivo. Inoltre, le domande del coach possono facilitare il coachee nello sviluppo del pensiero laterale, identificando soluzioni innovative e opportunità dove sembrano non esserci.
6. Introspezione. Un percorso di coaching induce ad essere “entronauti” di se stessi. Attraverso domande potenti, silenzio e restituzioni, il coachee raggiunge una maggiore comprensione e fiducia in sé a livello personale con effetti positivi in ogni area della propria vita. Di frequente, accade anche che il cliente viva vere e proprie epifanie che lo portano a comprendere qualcosa che era dormiente dentro di sé e che è funzionale per la propria vita, oltre che per il proprio obiettivo.
7. Emozioni alleate. Quando siamo consapevoli delle emozioni associate a determinati eventi, possiamo gestire al meglio la nostra energia ed essere più centrati nel far fronte alla situazione attuale e trovare nuove strade per proseguire oltre. Le tecniche di coaching consentono di navigare nel mare delle emozioni, restituendoci preziose informazioni sull’energia di cui disponiamo nella nostra vita quotidiana.
8. Visione di insieme. Il raggiungimento di un obiettivo richiede una chiara visione di insieme di tutte le risorse a disposizione e degli ostacoli da superare. Nel navigare queste due componenti il coach esplorerà non solo il “cosa” e il “come” ma darà molto spazio al “chi”, supportando il coachee a portare alla luce i valori guida, le mappe mentali e lo scopo alla base delle azioni poste in essere.
9. Strategia. Bastano solo questi benefici per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati? No di certo. Il ruolo fondamentale del coach sta anche nel supportare il coachee nella definizione della propria strategia tenendo conto del contesto di riferimento, delle risorse disponibili, dei valori, dei bisogni, dei meccanismi auto-sabotanti e di altre componenti che impattano sulla buona riuscita di un piano d’azione efficace.
10. Potenziamento. Si dice spesso che il coach supporta il coachee nel raggiungimento degli obiettivi. Ciò è vero, così come è vero che il coachee potrà andare ben oltre l’obiettivo scelto durante il percorso: il percorso di coaching diventa spesso uno strumento di potenziamento delle capacità personali attivando un processo di miglioramento e di apprendimento continui, attraverso lo sviluppo di abilità, competenze e risorse.
La lista, a mio avviso, non finisce certamente qui.
E tu? Quali punti aggiungeresti?
A cura di:
Alessia Guasco