L’importanza del Coaching Professionale nelle aziende: quale futuro ci attende?

L’importanza del Coaching Professionale nelle aziende: quale futuro ci attende?

(Ospite: Nunzio Roberto Gagliardi – HR Director in Generali Global Corporate & Commercial)

La domanda è una di quelle che lasciano il segno ed è stata rivolta a Nunzio Roberto Gagliardi – HR Director in Generali Global Corporate & Commercial – durante l’evento “L’importanza del Coaching Professionale all’interno delle aziende” a cura dei volontari del Team ICW per ICF Italia nel contesto dell’International Coaching Week 2024.

I temi portanti sono stati essenzialmente due: innanzitutto, come il Coaching possa esser usato nelle aziende per riconoscere il talento delle persone e per massimizzarne il potenziale. Si pensi soprattutto a ruoli con responsabilità manageriali, ai profili ad alto potenziale e a coloro che stanno vivendo un momento di transizione nella loro professione. Il secondo decisivo argomento è stato invece quello di approfondire le modalità, il come potrebbe svilupparsi in futuro questa professione.

Un percorso di Coaching può supportare efficacemente le persone inserite in un contesto aziendale, aiutandole a superare ostacoli e ad affrontare sfide in grado di farle crescere, rispettando non solo gli obiettivi dell’azienda, ma anche allineandosi ad essi. Tuttavia, affinché questo processo abbia successo, è fondamentale che si instauri un legame di fiducia tra Coach e Coachee e che quest’ultimo sia disposto a mettersi in discussione. Solitamente il Coach non è un dipendente dell’azienda, ma una figura esterna chiamata nel momento in cui si decide di avviare un progetto di sviluppo per uno o più dipendenti e ciò è garanzia di imparzialità e di un approccio libero da condizionamenti interni.

Come discusso durante l’evento, un punto si rivela cruciale in tale processo: che l’azienda creda nel potere trasformativo del Coaching. Ciò darà maggior valore e maggior enfasi al progetto a tutti i livelli organizzativi.

Inoltre, aspetto da non sottovalutare, l’azienda deve essere preparata a modificare i piani iniziali: i dipendenti coinvolti, infatti, potrebbero non essere pronti a intraprendere un simile percorso o potrebbero richiedere di sostituire il Coach per le più svariate ragioni. Durante la selezione della figura professionale vanno quindi tenute in considerazione non solo le specifiche competenze del Coach, ma anche le caratteristiche dei destinatari (come e con chi i Coach dovranno lavorare), soprattutto in contesti multinazionali con svariate sedi nel mondo.

Grazie a questo approfondimento, alle domande scaturite dai partecipanti e al confronto tra gli stessi, abbiamo avuto modo di comprendere meglio come il Coaching risulti esser un tema decisamente attuale nelle aziende italiane. In particolare, è interessante prendere atto di quanto si sia sviluppato all’interno delle grandi realtà aziendali e di come queste stiano pensando di implementarlo sul lungo periodo, rendendolo un servizio continuativo per far crescere le principali risorse leader nella struttura interna.

E per il futuro cosa ci attende?

Buone notizie! Il Coaching non si sta rivelando solo una moda, bensì una pratica grazie alla quale qualsiasi organizzazione può davvero prosperare. Il fatto che funga da volano e da acceleratore per il potenziamento delle persone, lo rende una leva di investimento altamente remunerativa, a patto che venga applicata con un modello flessibile e non vincolato al raggiungimento di obiettivi
predefiniti.

 

L’evento è stato creato dal team ICW 2024: Alessandro Guerreri (Project Leader), Sonia Spataro, Alessandro Elia e Ivan Ocera, con la collaborazione di Chiara Francesca Zucco (per la parte di Comunicazione).

A cura di:
Alessandro Elia