05 Ott La Magia del Campo oltre lo spazio ed il tempo
Negli ultimi 2 anni abbiamo dovuto apprendere nuove abilità, tra queste la capacità di generare un campo relazionale di qualità a distanza. Per chi lavora con le persone, con i gruppi ed i team per accompagnarli in percorsi di consapevolezza e di trasformazione è stata una sfida di rilievo, la buona notizia è che abbiamo scoperto che è possibile.
Abbiamo ampliato l’orizzonte degli interventi di Coaching e di Mentoring a distanza sia a livello individuale che di gruppo e di team, acquisendo nuove competenze e accogliendo con fiducia l’ingresso in territori ancora inesplorati da tanti professionisti del settore.
Secondo Kurt Lewin, il “campo” è prima di tutto un metodo di analisi dei fenomeni sociali nella loro interdipendenza. Le situazioni relazionali vanno prese in considerazione in connessione con il contesto di riferimento nel quale agiscono delle forze che possono promuovere oppure ostacolare la generatività.
Per promuovere un campo generativo a distanza occorre curare il contesto virtuale nel quale comunichiamo, privilegiare la chiarezza e la sintesi e occuparsi intenzionalmente di connettere le persone, occorre una empatia aumentata.
Per mettere a loro agio le persone nel contesto virtuale occorre utilizzare una tecnologia semplice e accessibile, creare un ambiente adeguato e professionale ma al contempo comodo e privo di stress, sicuro e affidabile.
Per connettere le persone in remoto è fondamentale ampliare i gesti di connessione, valorizzare i contributi dei partecipanti con frequenti riconoscimenti e riepiloghi, nonché sollecitare una partecipazione attiva con domande, facendo emergere obiezioni anche inespresse.
Occorre tanta chiarezza, cioè esplicitare: scopo dell’incontro, struttura, ruoli, materiali, uso della tecnologia ed utilizzare un linguaggio incisivo e sintetico.
Serve cura e tanta fiducia nelle possibilità. Serve accoglienza, gentilezza, silenzi e presenza di qualità.
In verità tutte queste cose sono sempre state indispensabili, l’incontro con il virtuale ci ha fatto prendere consapevolezza che nello spazio virtuale la loro mancanza genera un’impossibilità ed ha reso ancora più stonata la loro assenza.
Solo l’intenzione autentica, la presenza totale, la chiarezza di pensiero e di linguaggio, la cura e l’accoglienza, la volontà di connettersi con gli altri esseri umani ci possono permettere di superare le barriere dello spazio e del tempo, non ci è possibile dissimulare in questo nuovo contesto: ‘il re è nudo’.
Abbiamo scoperto che la leadership gentile e di prossimità diventerà imprescindibile per promuovere generatività.
“Essere vulnerabili, poiché il nostro poter fiorire è intimamente connesso alla vulnerabilità. Essere aperti, recettivi, flessibili e teneri, essere emozionalmente capaci di investire nelle relazioni o impegnati a sostenerle, essere capaci di nutrire e lasciarsi nutrire di amore, sono qualità necessarie a realizzare alcuni dei più importanti beni per la vita” (Carse, 2006).
A cura di:
Gaia Corazza