Coaching e Incertezza

19/02/2024 • Articoli


Il coaching in un contesto di incertezza può essere particolarmente rilevante e utile. 

L'incertezza può derivare da molteplici fonti, come per esempio i cambiamenti, siano essi nel lavoro, nelle relazioni e in altre situazioni. Un coach può fornire supporto e aiutare il cliente ad affrontare l'incertezza in modo costruttivo, per esempio:

  • esplorando le diverse opzioni e sostenendo nella presa di decisioni, per considerare prospettive diverse per fare scelte informate, anche dal punto di vista dell’impatto emotivo
  • pianificando a più ampio raggio, supportando nello stabilire obiettivi realistici, in coerenza con il nostro senso di scopo generale
  • navigando le emozioni, offrendo uno spazio sicuro per esplorare e comprendere le emozioni, navigandole in modo costruttivo: l’incertezza stessa è un’emozione, non soltanto una caratteristica legata ad una particolare circostanza
  • Sviluppando nuove competenze o potenziando quelle esistenti

Se l’incertezza caratterizza i nostri tempi e molte delle nostre scelte, è al contempo vero che al cervello tutta questa variabilità non piace: le neuroscienze, infatti, ci dicono che il cervello ama le abitudini e gli schemi riconoscibili e si è evoluto per essere avverso all'incertezza. Quando le cose diventano meno prevedibili - e quindi meno controllabili - sperimentiamo un forte stato di minaccia. La risposta "combatti-fuggi" porta ad una diminuzione della motivazione, della concentrazione, dell'agilità, del comportamento cooperativo, dell'autocontrollo, del senso dello scopo e del significato e del benessere generale.La minaccia, inoltre, crea una significativa riduzione della memoria di lavoro. Il pericolo di instabilità ci rende letteralmente meno capaci, perché affrontari non è qualcosa che il nostro cervello si è evoluto a fare.

Non per forza però all’incertezza si accompagnano emozioni spiacevoli come angoscia, ansia o disagio. Esplorando meglio, il valore della precarietà risiede anche nell’essere segnale di apprendimento e di crescita. Quando ci sentiamo incerti, significa che siamo in un territorio nuovo. A volte questo ci spinge a chiuderci, e a volte è un invito a crescere. L'incertezza è un sentimento che mescola anticipazione (guardare avanti) e paura (minaccia). Se è mescolata alla sfiducia (mancanza di sicurezza), può spingerci a proteggerci. Quando, invece, si mescola alla fiducia (sicurezza psicologica), l'esito può essere radicalmente diverso. Spesso il pensiero è legato alle risorse percepite: l'angoscia può essere dovuta alla percezione che il problema sia più grande delle risorse che abbiamo per affrontarlo. In modo simile, quando percepiamo di avere le risorse (interne ed esterne) per gestire l'incertezza, entriamo in uno stato di apprendimento e fiducia.

Ecco allora l’importanza di esplorare sempre le emozioni del nostro coachee, anche quelle meno evidenti ma più funzionali per supportarlo nel trarre vantaggio dalle novità e nel suddividere il problema in parti più piccole, aumentando la percezione delle proprie risorse. 

E voi, quali strategie di coaching adottate in queste situazioni?

 

A cura di 
Ilaria Iseppato, PCC

 

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